Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un romanzo che ho ricevuto grazie alla collaborazione con Il Taccuino Ufficio Stampa che ringrazio. Si tratta di un autopubblicato: ‘Al di là delle cose scontate’ di Emanuele Mazzocco.
Valutazione:
Sinossi
In un giorno di luglio, Samuele dà l’ultimo addio a Mario, suo migliore amico e compagno di escursioni. Il racconto riprende poi dagli eventi del dicembre precedente, quando il ragazzo si laurea a pieni voti in economia aziendale. Un senso di angoscia lo opprime riflettendo sul futuro da affrontare e sul minor tempo che potrà dedicare alla montagna, per lui sinonimo di pace e ritmi di vita umani. Mario gli consegna il suo regalo di laurea: i biglietti per andare insieme a Buenos Aires. Sull’aereo, Samuele conosce Ana, una bellissima ragazza italo-argentina che studia a Napoli e condivide la sua passione per Springsteen, e lo accompagnerà per le vie più vivaci di Baires. Tornato in patria, Samuele si dedica esclusivamente alla ricerca di lavoro. I colloqui lo lasciano sempre più spaesato, facendolo sentire come una cavia in un esperimento scientifico. Intanto, lui e Ana sfruttano ogni occasione per vedersi. Per il ragazzo arriva la possibilità di lavorare tre mesi in Belgio, dove Ana lo raggiunge. I due però non riescono a stare molto insieme, perché l’ufficio assorbe tutto il tempo e le energie di Samuele, trascinandolo in una grigia routine. Ma il destino è in agguato in modi imprevedibili, che metteranno Samuele davanti a bivi fondamentali per la sua vita…
Recensione
‘Al di là delle cose scontate’ è un romanzo che ha l’intento di porre l’attenzione sulla situazione dei giovani laureati in Italia. Un romanzo di denuncia all’ambiente lavorativo italiano e allo stesso tempo una sorta di introspezione del neolaureato di oggi.
Mi sento incompiuto. Non so se mi spiego… Laureato ma senza una meta.
Ho trovato le tematiche ovviamente molto attuali ed interessanti e anche il modo in cui sono state trattate mi è davvero piaciuto. Con delicatezza e riflessione Mazzocco ha portato alla luce i problemi che un neolaureato si trova ad affrontare non appena conseguito il famoso pezzo di carta. L’incertezza nel futuro, la paura di non essere all’altezza dell’ambiente lavorativo (che io per prima ho sperimentato dopo il diploma), la limitatezza di possibilità che offre il nostro stato e la voglia di fare totalmente tutt’altro rispetto a ciò per cui si ha studiato.
Mi sentivo una piccola cavia costretta a correre in un laboratorio, dove enormi scienziati in camice bianco mi osservavano con la loro gigantesca lente di ingrandimento.
Questa parte è quella che più ho amato, mentre la parte più sentimentale l’ho trovato un po’ improbabile. Improbabile sia nel modo in cui questa storia è nata sia per la velocità con cui si è sviluppata. Nonostante mi piacciano molto le parentesi rosa all’interno di romanzi che rosa non sono qui l’ho trovata un po’ la nota stonata. Bello invece l’inserimento della passione per la montagna e di tutte quelle tipiche sensazioni che si provano visitandola e vivendola. Ha dato un tocco di freschezza al racconto.
Lo stile dell’autore è semplice e diretto, senza troppi fronzoli. Scorrevole e coinvolgente anche se devo essere sincera ho trovato questo tipo di narrazione non particolarmente nelle mie corde: un tripudio di passato remoto in successione che, a mio gusto personale, non ha fatto impazzire. Quando in una frase mi trovo a leggere un elenco di: “bevemmo, parlammo e andammo” è come se mi si appesantisse la lettura.
In definitiva è stata una lettura molto piacevole ed interessante proprio per le tematiche trattate. Un bel romanzo per chi ha delle incertezze sulla vita e sul lavoro.
Spero di avervi incuriositi e se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto.
-Federica-
Link all’acquisto Amazon cartaceo (€ 8,00) QUI ebook (€ 3,90 e gratuito con kindleunlimited) QUI