Ciao a tutti,
oggi è tempo di conoscere meglio un’autrice che ho scoperto prima grazie ai social e poi per il suo romanzo di imminente pubblicazione con la casa editrice Bookabook “Look Left” (di cui trovate la recensione QUI).
Ciao Katiuscia e innanzitutto grazie mille per la disponibilità a rispondere alle mie domande e benvenuta nel mio piccolo angolo letterario. Ma non dilunghiamoci oltre e iniziamo a rompere il ghiaccio con l’immancabile domanda di rito:
- Cosa significa per te scrivere?
Intanto ciao Fede, e grazie di ospitarmi nel tuo bellissimo spazio! Allora, ci ho pensato molte volte e sono arrivata alla conclusione che scrivere è il mio modo per sgarbugliare i nodi presenti nella mia testa e renderli più accessibili. Chiarissimo, no?
- Quando scrivi i tuoi romanzi solitamente a cosa ti ispiri?
Principalmente a quello che vedo e vivo. Una persona in un bar, una mostra d’arte, una canzone, un viaggio, un libro. Tutto quello che mi circonda confluisce nella mia scrittura, me ne esce trasformato o ri-elaborato.
- Ho letto il tuo romanzo “Look Left” che a breve verrà pubblicato con la casa editrice Bookabook, come è iniziata questa esperienza di crowdfunding con il tuo editore?
Impegnativa, ma bellissima! La parte del crowdfunding è tosta, lo ammetto. 250 copie da vendere in 100 giorni per un emergente non sono uno scherzo. Mi ha messa di fronte e mi ha fatto superare uno dei miei limiti più grandi: l’orgoglio. Sono una che per natura, potesse fare tutto da sola, lo farebbe. Invece ogni tanto è giusto chiedere. Per Look Left, devo dire, ho ricevuto molto più di quanto ho chiesto, e questo mi riempie di gratitudine. E senza Bookabook, non mi sarei mai trovata di fronte a questa opportunità.
- Come puoi definire questa tua avventura, che ora sta giungendo a realizzazione, con la Bookabook?
Passato il momento di crowdfunding è iniziato quello della revisione, e devo dire che non mi sono trovata bene, di più! Purtroppo l’editing finale di un testo, cioè il passaggio in mano a un professionista, viene spesso sottovalutato, se non saltato in pieno o affidato all’autore (che non potrà mai essere efficace al 100%, ha il limite di non “vedere” mai tutto il testo, in quanto suo). Bookabook invece si è dimostrato un editore serio da questo punto di vista, con una revisione come si deve. Con la mia editor mi sono trovata benissimo, mi ha fatto notare cose che a me erano sfuggite, la chiacchierata finale è stata molto bella, ha capito molte cose di me che sono passate dal mio testo. Sono molto contenta!
- So che oltre a “Look Left” tu in precedenza hai pubblicato un altro libro sul genere fantasy gotico, parlaci brevemente anche di quest’altra tua opera per chi ancora non la conosce.
Immortal è mio primo romanzo, il mio esordio! È un romanzo young adult appunto, dove i protagonisti sono streghe e vampiri, in onore della mia passione del tempo per il soprannaturale. È una storia di amore ma soprattutto di amicizia, tra la protagonista Sally e le sue amiche, così forte da vincere anche i secoli.
- “Look Left” romance e “Immortal” un fantasy gotico, due generi ben diversi tra loro. Ti senti più autrice romance o fantasy al momento?
Ahahahha, bella domanda! Devo ammettere che ormai è molto tempo che non scrivo nulla di fantasy, diciamo che mi sono assestata sulla narrativa generale. Non riesco a definirmi nemmeno un’autrice romance, perché il mio prossimo libro potrebbe tranquillamente non esserlo. Dipende tutto dalla storia e da cosa chiede di diventare, la mia penna è solo al suo servizio.
- Che tipo di scrittrice sei? Scrivi di getto oppure hai bisogno di crearti schemi e scalette da seguire?
Entrambi. Nella prima fase scrivo di getto, ma essendo una disordinata cronica su un testo lungo rischierei di perdermi, quindi ho bisogno di annotarmi tutto e di fare scalette precise.
- Che atmosfera preferisci avere durante i tuoi momenti di scrittura?
Preferisco essere sola (intendo senza membri della famiglia intorno) e in un ambiente neutro che mi faccia concentrare. Le caffetterie sono i miei posti preferiti, a Londra ne ho saggiate parecchie per scrivere il mio piccolino!
- Essendo che un pochino ci conosciamo e so che anche tu presti attenzione ai luoghi dei romanzi, quanto conta per te l’ambientazione?
Moltissimo. Non sai quante volte mi è capitato di leggere inesattezze territoriali in un romanzo, tipo un ragazzo che si chiamava Andrea in un college americano. Se si fa riferimento a un luogo reale, lo si deve conoscere. Altrimenti è sempre possibile e bellissimo avere una città creata da te, che non si identifichi con nessun’altra. Le inesattezze rischiano di rompere l’incanto narrativo, togliendoti dalla storia. Non c’è niente di più brutto!
- Sei scrittrice ma sei anche bookblogger. Essere già nel mondo social ti ha aiutato con la tua avventura di scrittrice?
Tantissimo! Non immaginavo, ma dal mondo social mi è arrivato un sostegno veramente enorme, che mai avrei immaginato. Sconosciuti (senza fare i nomi, tipo Federica!) che hanno comprato il mio romanzo perché convinti o incuriositi da un mio post. Con i suoi ovvi limiti, è un luogo molto fertile per parlare di libri e condividere la stessa passione.
- Si parla spesso di autori emergenti e della fatica che spesso hanno ad emergere tra la moltitudine di pubblicazioni. Tanti libri e pochi lettori. La tua opinione qual è in merito anche grazie alle tue esperienze da autrice.
Quanto tempo abbiamo per questa risposta? La questione è davvero complicata, ma uno dei problemi potrebbe essere la poca cura di una buona fetta di autori emergenti nel pubblicare i loro romanzi (come bookblogger, parlo per esperienza diretta. Ho visto testi pubblicati e venduti dove per è scritto con la x. E non si trattava di un sms tra ragazzini!). Non basta aver scritto un romanzo, con una sorta di trama, per piazzarlo su una piattaforma di self publishing e mandarlo nel mondo. Il rischio è di “intasare” il mercato degli emergenti con testi poco curati e che quindi vengono snobbati dai pochi lettori che ci restano. La cura del testo è la prima cosa da imparare, anche io in passato ho peccato in tal senso e me ne dispiaccio molto.
Ora per chiudere come al solito passo a domande curiose e frivole:
- Hai altre passioni oltre la lettura e la scrittura?
Parecchie! Viaggiare, mangiare, cucinare ma su tutte vince la mia passione numero due, le serie TV! Ne guardo tantissime, troppe (anche se ultimamente mi sono data una calmata).
- Quanto conta per te la copertina in un libro?
Moltissimo, è il suo biglietto da visita. Una copertina brutta può disincentivare l’acquisto. Per questo non vedo l’ora di mettere gli occhi su quella del mio Look Left!
Nuovamente grazie Katy, è sempre un piacere collaborare con te.
A presto!
-Federica-
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Se invece siete curiosi e ancora non conoscete il blog RaccontAmi di Katiuscia vi lascio il link QUI
Chi è Katiuscia Napolitano (info prese dal sito di Bookabook)
Siciliana naturalizzata bergamasca, vivo con il mio fidanzato e con un branco di gatti feroci in un tranquillo paesino.
Diplomata al liceo classico perché “se ti piace scrivere allora devi fare il classico”, la vita quotidiana mi ha spesso allontanata dalla scrittura. Ma gli amori veri, si sa, trovano sempre il modo di tornare da noi.
Un po’ come i migliori supereroi, ho una doppia vita: di giorno impiegata e in ogni possibile ritaglio di tempo libera scrittrice.
Scrivo di tutto e da sempre. Il mio primo amore è l’horror, ma adesso la mia scrittura ha preso una piega decisamente più rosea.
Grazie mille Fede di questa splendida opportunità e della bella chiacchierata!
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A te ❤ è sempre bello fare due chiacchiere con te 😘 ora restiamo in attesa di vedere la copertina di “Look Left” 😉
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Eh sì, è proprio l’ultima cosa che manca prima che arrivi sulle nostre librerie. Grazie ancora!
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L’ha ribloggato su RaccontAmie ha commentato:
Grazie mille alla fantastica Federica del blog Lettrice senza tempo che mi ha fatto questa bella intervista, dove abbiamo parlato un po’ del mio Look Left e dell’editoria in generale!
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